| INTRODUZIONE
Ed eccoci qui nell'inizio estate,che come da tradizione io e l'amico "Teo" abbiamo pensato di fare un altro tour zingaro,visto il successo dell'anno scorso in Andalusia ,ma quest'anno l'itinerario sarà in direzione nord,ossia:Austria,Germania,Olanda,Belgio,Francia e rientro in Italia. Sarà un viaggio di circa 4500-5000 km in 12 giorni con una probabilità di pioggia molto elevata,ma chissene frega,entrambi sappiamo nuotare,dov'e il problema? Oggi mancano esattamente 7 giorni al giorno della partenza e la mia moto è gia in garage corazzata come un mulo con borse,sissy bar che funge da portapacchi,controlli vari,e pieno di benzina. Da quest'anno ho delle nuove modifiche sulla moto,una personalizzazione più comoda con manubrio più alto,ho cambiato colore al serbatoio e parafanghi con un bel blu acceso e la modifica più importante è stata quella di sostituire il serbatoio benzina con uno più capiente,un bel 17 lt è andato a sostituire il 12,5,che mi permetterà di percorrere più strada senza fare sosta per il pieno,il Teo sarà felice di ciò,e non sarò più io ad entrare in riserva per primo,ora sarà lui con il suo 14 lt della sua Honda CB1100 a chiamare sosta.
3 GIUGNO 2018 - Giorno 1- "La Partenza"
Finalmente il grande giorno è arrivato,e come programmato la sveglia suona alle 6 in punto sincronizzato con Roma!!ma poi come da routine la sposto avanti 10 minuti perchè per l'agitazione del grande viaggio ho dormito poco,ma mi torna in mente che ho ancora delle cose da sbrigare prima di abbandonare questa casa per 2 settimane,quindi mi alzo con fatica e striscio come un bradipo verso la miglior invenzione dell'uomo:la macchinetta del caffe!. Mi do da fare per terminare quelle piccole cose banali,che stando lontano da casa se le hai fatte, ti fanno stare più tranquillo,cose del tipo,scollegare l'antenna tv e tutte le spine escluso il frigorifero,assicurarsi che porte e scuri siano chiusi,ecc...insomma a prova di sfiga. Ho appena terminato di fare tutto,quando alle 7 in punto "trrrrrrr" suona il citofono,perfetto è Matteo,puntuale come sempre,e ancor di più in queste occasioni,scendiamo in garage per fare un controllino alla pressione degli pneumatici della suaHonda e in 10 minuti siamo gia in sella.
L'aria è molto fresca,e il cielo è sereno e il mio pensiero del momento è "Chissa se durerà per tutto il nostro viaggio,sarebbe una figata",ma guardando le previsioni dell'Olanda e del Belgio nelle ultime 2 settimane,davano pioggia ogni 2-3 giorni,quindi mi accontento di un sogno,visto che il caffè deve ancora fare il suo completo effetto. La moto scorre tranquilla,poco traffico,nessuno per strada(..per forza sono le 7 di Domenica),e ci dirigiamo in direzione Nord per la Vald'Adige fino ad Ala per poi prendere l'Autostrada e spostarci velocemente fino al confine,quindi non c'e tempo da perdere,entriamo in A22 e ingraniamo la 5a marcia fino a Vipiteno,e poi finalmente usciamo e proseguiamo per strada normale,il viaggio inizia da qui! Arriviamo al confine con l'Austria e con 270 km ci fermiamo a riempire il serbatoio che non è del tutto vuoto questa volta. Fino all'anno scorso potevo percorrere al massimo 220-230 km,dopo di che avevo la riserva che mi permetteva un altro bel po' di autonomia,ma mai testato fortunatamente il numero esatto,ora posso arrivare tranquillamente ai 300 km,ma se posso mi fermo volentieri una volta in più,piuttosto di ritrovarmi a spingere un ferro su ruote da 250 kg. Vado alla cassa dove la signorina giaparla in una lingua a me incomprensibile,ma con un accento tedesco-italo-inglese-mimato riesco a salutare,dirle il numero della pompa da cui ho erogato,pagare e ringraziare,mica noccioline ragazzi. Gia a pochi kmm dal confine si nota un cambio di sfondo,belle strade,belle curve,più verde,più montagne....più autovelox!,e la voglia di fermarsi e del tutto inesistente,infatti dopo circa un oretta di strada continua siamo gia in Germania dove si è fatta ora di pranzo da un po' e per curiosità e per andare sul sicuro ci fermiamo in una pizzeria italiana dove brindiamo con una bella bionda (birra) e brindiamo alla partenza e a questo viaggio che ci attende.
Rimontiamo in sella e continuiamo a macinare km su strade deserte o poco trafficate che tagliano coltivazioni e prati verdi con qualche autovelox qua e la,questi ultimi sono dei maledetti,perchè sono cilindrici simili ad un grosso palo e non è semplice individuarli essendo abituato ai soliti bidoni arancioni alti 1 metro,speriamo che non mandi a casa qualche souvenir.
Ridendo,sperando e scherzando abbiamo gia macinato 600 km quindi è ora di fare una lunga pausa aperitivo con chiarimento del "chi siamo?,da dove veniamo?,e dove dormiamo?",decidiamo Stoccarda e li entra in gioco il nostro amico Booking che ci elenca le opzioni disponibili e come si usa dire in veneto "pochi schei e bela figura" troviamo un Ostello vicino al centro,con camere da 2 o 3 letti e dopo aver messo giu i mezzi davanti all'ingresso ci prepariamo e andiamo a visitare in breve qualcosa di questa città. Sono le 20:00 e la maggior parte dei negozi sono gia chiusi,perfino le catene Mc Donald's o Burger King che da noi si trovano aperte fino a tardi,qui sono illuminate ma la porta è chiusa,stanno facendo le pulizie,va beh,noi entriamo in uno locale dove riusciamo a cenare davanti ad una buona birra fresca! Prost! Terminiamo di fare un giro per il centro e poi la stanchezza inizia a farsi sentire,infine tra i 620 km di oggi e quelli a piedi siamo cotti,domani mattina si riparte,sveglia alle 7! Aufidersen!
[/IMG]
4 Giugno 2018 - 2 Giorno - "ZINGARI E FELICI"
E' un nuovo giorno,il cielo è sereno e la città è ancora silenziosa,e la sveglia delle 7 suonera fra 3.....2.......1.......SVEEEEGLIAAAAAAA! Ci prepariamo e scendiamo giu in strada per cercare qualcosa di commestibile ma questa città è ancora deserta,negozi chiusi,serrande abbassate,"ma qui non lavorano mai??"Abituato dalle nostre parti dove i bar alle 6-6 e mezza sono gia aperti e operativi,qui mi fa sentire un alieno,e ci capita di vedere gli orari di un supermercato"dalle 9 alle 18",è tutto in orari ridotti,quindi immagino che i bar apranoper le 8 e mezza 9 ma noi,non possiamo star qui ad aspettare che aprano,quindi continuiamo la ricerca e finalmente,troviamo una pasticceria di una coppia di russi gia aperti e operativi che ci danno la possibilità di colazionare. ( dopo "petaloso" invento termini anch'io) Facciamo Check out e rimettiamo le ruote in strada,procediamo con calma e ci infiltriamo nel traffico cittadino,quando una sensazione di fresco mi colpisce sullo stivale,e dopo un nano secondo " Caxxo!!gli stivali da moto sono rimasti in camera",avviso al volo il Teo e torniamo indietro,menomale che abbiamo fatto solo pochi km prima di accorgermene,e in 10 minuti,recupero,cambio stivali e finalmente si prosegue per la retta via incasinata dagli automobilisti.
Qui in Germania noto una cosa che mi fa molto piacere,essi sono gli automobilisti alla guida,sempre precisi ai limiti anche se talvolta troppo esagerati ma nemmeno 1 che guida con il cellulare in mano,un sogno,forse per le sanzioni ,forse perchè rispettosi alle regole,ma cio mi fa sentire più tranquillo essendo alla guida di una moto. Comunque in mezzo al traffico non resisto più,abbiamo fatto quasi 100 km tra semafori,rotonde, lavori in corso, strisce pedonali,tram,colonne e la marcia più alta che sono riuscito a mettere è stata la 3a,ora a forza di tirare la leva della frizione ho la mano che chiede una pausa e visto che si sono fatte le 11 ci fermiamo a fare un break ad un lidl con spuntino di aperitivo.
Ancora pochi km di casino e finalmente il navigatore ci porta in una strada scorrevole con qualche curvetta dolce ogni tanto,in mezzo ai verdi boschi e coltivazioni varie dove riesco ad inserire la quinta marcia e togliere la mano dalla frizione,woooooo!
Con la scusa del break delle 11 e la strada su cui è un piacere viaggiare,non abbiamo pranzato,ci siamo concessi un altro break alle 15 e 30 e visto che siamo qui è ora di fare il punto della situazione,quindi la meta di oggi sarà "Werl" in un hotel in mezzo alla campagna,dove appena arriviamo parcheggiamo i destrieri in un capannone tipo fienile e andiamo a farci una bella cena a base di carne,per poi rotolare fino all'hotel a piedi e 3-2-1-caput. Oggi è stata una bella giornata di moto,molto rilassante,e divertente,il tachimetro di viaggio segna 1100 km.
5 Giugno 2018 - 3 Giorno - "La città del peccato"
Sono soltanto le 5 e mezza,la sveglia suonerà tra un ora esatta ma stavolta non sono il solo ad essere sveglio,che sia la voglia di fare un giretto in moto?-Bah! Diciamo che il sonno è passato e per guadagnare tempo scendiamo subito a ripulire il banchetto di colazione dell'hotel. Solitamente non faccio spesso colazione,mi limito ad un caffè e nelle giornate top ci aggiungo una brioches,ma quando sono in giro in moto e so che dovrò starmene sulla strada per altre 4 o 5 ore a fissare la strada,ho notato che con una colazione abbondante si viaggia più sereni,quindi diamoci dentro. Scendo nel capannone a ritirare il ferraccio che da ieri sera ha la lampada del faro anteriore bruciata,e in poco tempo la sostituisco e carichiamo i bagagli,dopodiche siamo pronti per ripartire. Proseguiamo in direzione nord-ovest verso l'Olanda attraversando le solite stradine scorrevoli in mezzo al nulla,abbiamo un bravo navigatore,sa quello che ci piace,basta digli di evitare le strade a pedaggio e strade trafficate e tadaa,ci porta sempre in questi paradisi del motociclista. Puntiamo verso Arnhem ma per arrivare ad Amsterdam,(tappa di oggi scelta nel presveglia),bisogna soffrire un po' di tangenziale,però ogni tanto è bello anche cambiare anche perchè una galoppata si può anche fare,peccato che appena entrati in tange un 10 km di colonna non ce li leva nessuno,ma con la gentilezza degli automobilisti tedeschi e olandesi che ci lasciano lo spazio per passare avanti adagio senza insultarci. il meteo che abbiamo davanti è un po' nuvoloso e la temperatura si è abbassata rispetto a ieri,e iniziamo a temere la pioggia da un momento all'altro,infine è il terzo giorno le previsioni erano quelle. Finalmente arriviamo in Olanda dove ci fermiamo a Fare rifornimento,vestirci un po' e bere qualcosa di caldo tipo un caffe,che si è rivelato una bevanda molto acquosa con un retrogusto di caffe ma quasi impercettibile,ma lo garantisco molto molto caldo!,fino a che girando per la stazione di servizio notiamo questo:
"...ma come,hanno il nostro caffè italiano e riescono a fare questa brodaglia?com'e possibile!!" almeno di sicuro ci ha fuso..ehm...scaldato lo stomaco. Usciamo dalla tangenziale dopo pochi km e si inizia a vedere un'altro tipo di scena,tutto molto curato,giardini tagliati con cura,villette da sogno e le strada costituita da mattoncini grigi molto belli e particolari ma che lasciano dubbiosa la tenuta in caso di fondo bagnato.
Ci fermiamo per un pranzo abbastanza rapido e riprendiamo a percorrere la strada questa volta seguendo le indicazioni per Amsterdam,nel frattempo le nuvole se ne sono andate senza lasciarci il ricordino,ed è tornato a splendere ilo sole: "Anche questa volta ci è andata bene!" Arriviamo ad una strada chiusa con davanti un fiume,e dopo qualche attimo connettiamo che per andare dall'altra parte c'e un traghetto che con qualche euro ci porta dall'altra sponda del fiume,(che figata,non avevo ancora traghettato con la moto).
Finalmente arriviamo ad Amsterdam e li parte una serie di rettilineo-rotonda-semaforo-rotonda-rettilineo-rotonda che sotto il sole la mia mente parte e inizia a sparare minchiate nel casco e riderle da solo,l'aria di Amsterdam?No,semplicemente ho bisogno di una pausa. Ci fermiamo per vedere dove cercare il posto da fermarci per i prossimi 2 giorni,ebbene si,la città dello sballo ha bisogno di essere visitata.... e di tempi di recupero,e troviamo quello che fa al caso nostro,una casetta in legno di circa 15 mq,praticamente 2 letti a castello in un campeggio con un bel giardino e la rimessa per le barchette,è un oretta di strada dal centro ma con i mezzi pubblici si arriva dappertutto lasciando ferme le moto,Wow! Prenotiamo,ci fiondiamo sul posto,e poco dopo ci troviamo davanti questo spettacolo:
dopo di che una slavazzata e alla ricerca dei mezzi pubblici per arrivare in centro,a fare un pregiro di sondaggio.
Da quando siamo arrivati in Olanda abbiamo fatto caso che ci sono piste ciclabili ovunque,dove transitano insieme ciclisti e scooter ,non danno la minima idea di voler frenare o rallentare,i ciclisti li vedi sfrecciare spesso in bicicletta con lo smartphone in mano e le cuffiette perchè attenzione....Hanno la precedenza! Infatti,dopo aver rischiato di investirne un paio abbiamo capito che le parole incomprensibili che ci dicevano non erano di benvenuto Comunque dopo la breve passeggiata e l'oretta di autobus torniamo alla casetta e ci mettiamo a fare il bucato da veri zingari,tanto con il sole di oggi e domani asciughera tutto,e poi in branda! I km totali fino ad oggi sono 1470 ma resteranno fermi fino a domani sera,queste sono ferie!Notte!
6 Giugno 2018 - 4 Giorno "Amsterdaaaaaaam"
Il sole illumina l'interno in legno della casetta e aperta la porta,questo è il Buongiorno dello zingaro in viaggio:
pronti e via con il pullman a fare una giornatina intensa per il centro:
come si può ben notare dall'ultima foto,le case sono tutte storte e ci casca l'occhio subito,ridendo e scherzando immaginiamo che i muratori erano fatti durante la costruzione ma consultando wikipedia veniamo a conoscenza del vero motivo e ci piaceva di più la nostra teoria:
In passato, nei Paesi Bassi lo Stato esigeva il pagamento di un’imposta proporzionale all’occupazione del suolo a seconda della larghezza della casa: più era larga più incideva sulle tasche del proprietario.
Per ovviare a tale inconveniente, gli abitanti di Amsterdam trovarono una soluzione: edificare case strette, sviluppate in altezza per almeno tre piani. La conseguenza fu che gli appartamenti avevano scale strette e ripide, che rendevano difficoltosi i traslochi.
ESTREMI RIMEDI. Così sui tetti venne fissato un paranco con una carrucola, per sollevare gli oggetti. Per evitare che il carico sollevato urtasse e danneggiasse la facciata, gli edifici vennero quindi inclinati verso l’esterno.
La casa più stretta di Amsterdam si trova in via Singel al n. 7, ed è larga solo 101 centimetri. Ma non è l'unico esempio nel mondo.
Qui non si può far a meno di notare che la bicicletta è il mezzo più usato,inoltre ci sono molti mezzi elettrici come autobus,bici,auto...il problema è che se stai camminando su una ciclabile e un ciclista è in arrivo,togliti,il ciclista ti suonerà ma di usare il freno, non gli passerà neanche per la testa,anche perchè guardando le bici,molte hanno un freno solo e in più i ciclisti olandesi hanno spesso il telefonino in mano, cuffiette per ascoltare musica,e viaggiano spediti. Dopo una giornata in centro,e una camminata di circa 10 km per le vie di questa città,torniamo verso la casetta di legno un po' stanchi,e ci diamo al relax......e chi ha orecchie per intendere....
7 Giugno 2018 - 5 Giorno - " Tour dei mulini a vento"
Il sole illumina il bucato che nella giornata di ieri si è asciugato completamente,wow! Quindi sistemiamo i bagagli,li carichiamo sulla moto,e in poco tempo siamo gia in sella. Dopo una mezzoretta di strada a nors di Amsterdam arriviamo a Zaanse Schans un villaggio caratteristico dove un tempo ospitava circa 700 mulini che venivano usati per macinare la farina,come frantoi per l'olio,per rompere pietre,injsomma era una Zona industriale messa in moto dal vento. Ora è stato reso tutto più carino,tenuto bene con le casette e i mulini verdi che volendo è possibile visitare l'interno,i prati ben curati,i negozi accanto che vendono prodotti tipici,un bel villaggio turistico
Dopo la visita a Zaanse Schans, visto che è la giornata mulini,ripartiamo in direzione sud per andare a visitare anche quelli di "Kinderdijk" tradotto in italiano "la diga dei bambini"
La leggenda vuole che durante l'alluvione del 1420 (la più pesante mai avvenuta in Olanda) una culla con all'interno un bambino e un gatto trasportata dalle acque, andò a depositarsi sulla diga, da cui prende il nome.
...ma prima,facciamo un giretto un po' largo perchè tempo e voglia di girare non bastano mai,quindi andiamo a nord fino ad Hoorn,ci spostiamo verso Alkmaar dove ci fermiamo per vedere il mare e ci fermiamo in zona per una una seria pausa pranzo fatta in tutta calma.
e poi puntiamo verso sud a Kinderdijk
Dopo una giornata intensa di mulini a vento (ormai ci girano le pale),si è fatta sera e vista la nostra posizione sulla cartina,vicini al confine belgio-Olanda decidiamo di oltrepassare il confine e digerci ad Anversa.Arriviamo in hotel nel tardo pomeriggio avendo cosi un bel po' di tempo per visitare le cose più importanti della città con la luce del sole,come la cattedrale di Anversa,la piazza principale,delle chiese del 500,il castello
La piazza principale "Grote Markt"
La cattedrale
la statua di"Nello e Patrasche" in marmo bianco davanti alla cattedrale, il racconto si trova qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_cane_delle_Fiandre
il castello "Het steen" (La Rocca)
Dopo questa lunga passeggiata,si è fatto scuro e finalmente andiamo a mettere le gambe sotto ad un tavolo,brindando come sempre per la bella giornata di sole che abbiamo trovato anche oggi. Il contachilometri di viaggio segna 1817 km non sono molti ma da come sta andando sono goduti al 100 %,e soddisfatti ci avviciniamo alle brande dove non serve contare ne pecorelle ne staccionate per addormentarsi,è tutto cosi seeeeemplice!
8 Giugno 2018 - Giorno 6 - " Fuga dal traffico"
La finestra dell'Hotel ci mostra un triste spettacolo,ieri sera abbiamo parlato?si,ne parliamo ogni giorno per quello ma il fatto è che il cielo è grigio e si presenta una pioggierella leggera,con foschia,diciamola,una giornata di m...,va beh,non ne diamo molto peso,carichiamo le moto lasciamo l'hotel e già non piove più! Su mia richiesta andiamo a Bruxelles,è la capitale dell'unione europea,almeno un salto,uno sguardo si deve fare e ci immergiamo nel traffico belga che è molto simile al nostro traffico italiano,code rotonde semafori clacson,tram,autobus anche la mia pazienza ad un certo punto finisce e mi sta passando la voglia di continuare,ma siamo qui,se rinunciassi me ne pentirei,lo so quindi calma e pazienza e andiamo verso "l'Atomium",un monumento enorme dedicato all'atomo del ferro,e dopo un oretta e mezza di totale stress e pericoli arriviamo a questo bestione alto circa 100 mt.
Avendo parcheggiato le moto, con i bagagli davanti al palazzo di giustizia (che fa stare un più tranquilli) riusciamo anche a dare uno sguardo a qualche parco e alla concattedrale di S.Michele e S.Gudula
dopo queste piccole visite,torniamo alle moto e proseguiamo in direzione nord ovest verso Gand e verso il mare del Nord,e attraverso statali scorrevoli abbandoniamo il caos e incontriamo nuovamente il piacere di guida.
Guidare una moto in colonna è come mangiare le caramelle con la carta
Finalmente arriviamo a De Panne,vicino al confine Belgio-francia e parcheggiato le moto a qualche metro dalla spiaggia andiamo a toccare con mano il mare del Nord e scopriamo che è caldo,forse la temperatura esterna era più fredda,o forse eravamo freddi noi ma era caldo,e la tentazione di fare il bagno era li,se solo ci fosse stato qualche grado in più e magari qualche raggio di sole....va beh pazienza
La "nana marea"
Dopo aver salutato questo mare,da veri biker duri entriamo in un bar della spiaggia e mentre guardiamo sul web dove passare la notte ordiniamo 2 cioccolate calde che ci riportano a temperatura. I prezzi del Belgio sono tutti un po' più alti del nostro standard,hanno molto lusso,molti comfort che a noi non interessano,ci basta una doccia e 2 letti,ma qui sembra che questa combo non esista,quindi cerchiamo al di la del confine e troviamo un B&B a "Sainghin en melantois" a sud-est di "Lilla",circa a 90 km da qui e tutto ad un buon prezzo e ci precipitiamo subito. Ci accoglie un tipo simpatico e gentile che scambiando 4 chiacchiere ci racconta che anche qui ci sono i ladri nonostante siamo in mezzo alla campagna e ci dice che possiamo mettere le moto nel cortile interno per la notte e cosi accettiamo
Più tardi riprendiamo le moto e andiamo a cenare in un locale con cucina francese,menu francese,camerieri francesi e nesuno dei 2 capisce il francese,quindi ordiniamo a caso (in stile viaggio Andalusia) e ci arriva un bel tagliere di affetati e formaggi che con un vino rose si sposa benissimo,anche stavolta è andata! Torniamo al B&B parcheggiamo le moto dentro al cortile e facciamo un breve lavaggio dei panni,dove c'e la possibilita si lava e si stende,visto che non abbiamo molti cambi e mal che vada legheremo tutto sopra alla moto e si asciugherà con il vento durante il viaggio,più zingaria di cosi....
9 Giugno 2018 - 7 Giorno - "4 curve in padella"
Oggi è Sabato e la sveglia dei giorni festivi impostata dal giorno della partenza è alle 6!!! non alle 7 e non ho considerato questo dettaglio,quindi con un paio di accidenti e perbacco,reimposto l'orario corretto e ritorno nella fase rem. Sembra siano passati 5 minuti anche se in realta stavolta è ora di alzarsi veramente e con malavoglia accetto la realta,ma si andiamo a fare un giretto in moto iuuuuhuuuu. A vedere il Teo non è molto più vispo,sarebbe stato a letto anche lui un oretta in più, anche se lui non si è accorto che la sveglia ha suonato alle 6 stamattina,forse abbiamo bisogno di recuperare qualche ora di riposo...ci penseremo più avanti se sarà il caso. Siamo quasi pronti e il proprietario del B&B ci accoglie con 4 chiacchiere che io gia faccio fatica a spiegarmi,di mattina poi....e gioco il Jolly,si fa avanti il Teo che parla molto meglio di me,però dopo aver caricato i bagagli e tirato fuori le moto, le 4 chiacchiere sono diventate 8 e anche 12,e bisogna partire,cosi mentre sta parlando dell'ennesimo nuovo argomento,salgo in sella,accendo la moto e tagliamo i discorsi. ieri sera il Teo aveva trovato sul sito della regione degli itinerari in moto consigliati,che si possono collegare tra loro,cosi se li è salvati sul telefono e nei prossimi giorni ci dedicheremo a queste stradine divertenti magari con qualche curvetta qua e la...ci vorrebbe dopo tanta piattitudine,infine siamo in Francia dove la strada è il paradiso di ogni motociclista,asfalto perfetto,molto verde attorno,fa contenti tutti. Ci avviciniamo al punto più vicino per iniziare il nostro giro sulle ardenne e iniziamo una culla continua che ci fa perdere il senso del tempo e in poco tempo è gia ora di pranzo,ci fermiamo ad un bar e poi via di nuovo per questo parco divertimenti in mezzo alla natura che ogni tanto ti fa fermare per panorami di questo tipo
Arriviamo a "Flers en Escrebieux" dove l'app degli hotel della zona ci ha mostrato un hotel f1 e a colpo sicuro abbiamo scelto quello . In Francia si trova una catena di hotel che si chiama "F1" sono hotel economici per chi come noi non ha bisogno di tante fiabe e sciccherie,spesso hanno il difetto di avere bagni e docce in comune,tutto in vetroresina ma completo di tutto il necessario.L'anno scorso nella zona francese abbiamo provato uno di questi hotel,e questa cosa dei bagni in comune non ci è piaciuta molto,ma quest'anno sarà perchè siamo più zingari,sarà perchè infine ci siamo resi conto che non manca nulla,ma è il top per un viaggiatore.
Domani partiremo da qui e ci agganceremo al secondo itinerario suggerito,che se è come oggi sarà una giornata fantastica. Stasera il contachilometri di viaggio segna 2620 km.
10 Giugno 2018 - 8 Giorno - "una settimana da Dio"
Eh gia,alle 6 di una settimana fa mi svegliavo per iniziare questo bel viaggio,ora sono le 7:05 la sveglia e gia suonata ma non ho voglia di alzarmi,è vero,faccio sempre più fatica,bisognerebbe far un giorno di festa o perlomeno ritardare l'orario di partenza di un ora-2...dai che si va "ooooooooooissaaaaaa",e sveglio il Teo con un "dai che andiamo a fare un giretto" dopo le risposte delicate prendiamo le moto e imbocchiamo la strada statale che ora è deserta ad una velocità di 120 km orari fissi,il ronzio del motore mi intontisce ancora di più e la mia mente naviga sul sogno fatto poco prima. Dopo 50 km circa ci fermiamo in un paesino silenzioso molto calmo,di nome "Laon" dove parcheggiamo le moto ed entriamo in un bar per far colazione. Ordiniamo delle brioche,ce ne arrivano delle altre,causa la barista che non ha capito un piffero di quello che abbiamo ordinato,e successivamente prendo insulti dal Teo per avergli fregato l'unica brioches al cioccolato (non è colpa mia se le altre erano vuote,era molto buona comunque)
Laon
Ripartiamo e lasciamo "Laon" e riprendiamo il nostro itinerario indicato. Stradine ben asfaltate,rettilinei che tagliano campi verdi di frumento con all'improvviso qualche chilometro di curve,poi ancora campi,poco traffico,è tutto cosi rilassante....
Ci fermiamo a pranzo in un bar dove servono ravioli e pasta al forno in un barattolo di circa 10 cm,faceva molto strano ma erano molto buoni,credo che anche la fame qui abbia giocato la sua carta,comunque abbiamo provato anche questa. Riprendiamo le nostre motobiciclette e proseguiamo per il lungo percorso fino a che il Teo cambia rotta per arrivare al "Lac Du Der" un lago di circa 50 km quadrati
Davanti a questo bel lago naturale è ora di scoprire quale sarà la tappa di oggi e iniziamo a consultare la app mentre i nostri glutei tornano nella forma originale. Troviamo un B&B a "Le Duc",a pochi chilometri dal lago e menomale perchè il cielo sta lentamente diventando grigio,meglio sbrigarsi. Arrivati in zona cerchiamo il civico e la via dell'indirizzo,e notiamo una casa con un auto nel cortile con una gomma a terra..proviamo al citofono.... non risponde nessuno,proviamo al telefono.... non risponde nessuno...riproviamo al citofono...niente...inizia a piovere! Giriamo per le viette del quartiere e troviamo in giardino il vicino della casa accanto,quindi chiediamo indicazioni,almeno sapere se qualcuno esiste in quella casa, e ci dice che l'ha vista qualche volta,"buon segno,qualcuno c'e e l'indirizzo è giusto!" Sta piovendo ma ci scherziamo su del tipo "Forse è andata a cercare un gommista??" il vicino capisce la nostra situazione e ci ospita in casa sua e ci offre una tazza di caffè. I francesi non parlano bene l'inglese,nemmeno noi,ma in confronto siamo dei maestri e nonostante tutto siamo riusciti a raccontarci qualcosa e passare un quarto d'ora all'asciutto,quando suggerisco di riprovare a vedere se al B&B è tornato qualcuno e infatti,(sarà il mio sesto senso) un ragazzo ci apre la porta e ci fa entrare,ci dice che sua mamma sarà a casa tra mezz'ora circa e intanto ci fa parcheggiare le moto e ci fa accomodare. Bene non siamo neanche tanto bagnati,la scusa del caffè del vicino ci ha salvati dall'acquazzone e ora che siamo nuovamente al coperto è ripartito un altro,ma non ci importa più. Lasciamo le moto in garage e andiamo a piedi a mangiare qualcosa in zona,d'altronde fa bene muovere un po' i piedi dopo che sono stati sulle pedaline per ore e ore,il problema è che i km in moto stancano e quelli a piedi ancora di più,ma siamo giovani,non perdiamoci in questi dettagli.E stasera i km totali sono 2990
Le Duc
11 Giugno 2018 - 9 Giorno - "Miglioramento di giornata"
Rimandiamo la sveglia 2 volte,ormai è una cosa di routine,siamo consapevoli che alla terza volta ci si alza,se potesse parlare direbbe "ma vi svegliate o nooo!!?"poi ci prepariamo, lasciamo la famiglia francese,e ci indirizziamo veros le nostre amate stradine disperse nel nulla con il sole,poco traffico,poco vento,poca benzina...eh si,il Teo è in riserva da 15 km e non c'e l'ombra di un distributore,ha ancora 50 km circa di autonomia,ce la faremo? Un altro problema riscontrato anche nel viaggio è che può capitare che,pagando con la carta prepagata al distributore automatico per fare rifornimento,la macchinetta scali subito 100 o 150 euro a prescindere dalla benzina erogata e il resto viene riaccreditato dopo 5 o 7 giorni,ma a noi gli euro sulla prepagata servono subito,e se dovessimo lasciare 100 o 150 euro ad ogni rifornimento resteremmo al verde presto,quindi si pagherà con la carta soltanto se il benzinaio con la cassa è aperto altrimenti si va a contanti. Ed ecco qui un bel distributore in lontananza,yeeee!! ma quando arriviamo notiamo che è chiuso e per la nostra fortuna non ha la fessura per le banconote,soltanto carte "Ufff,ma porc*!"£"£"££,dai guardiamo su google che sa tutto....il prossimo è a 20 km....Dai ce la faccio,speriamo solo che sia aperto altrimenti a mali estremi andremo di carta e amen". Io da quest'anno ho più autonomia di Matteo che monta un 15 lt,infatti il mio contachilometri segna 300 km fatti dall'ultimo pieno e non sono ancora in riserva,quindi nel caso restasse a secco c'e sempre la mia che può andare a recuperare benzina e farlo arrivare dal benzinaio. Curve,salite,discese,tornanti ed ecco che ci mettiamo su uno stradone e in lontananza notiamo il benzinaio indicato da google ed è pure aperto! Bingoooo! Riempiamo i serbatoi e finalmente si torna a viaggiare sereni.
La strada nera scorre sotto ai nostri piedi come un nastro di un tapis roulant,non si ferma mai e nemmeno ci vogliamo fermare,ci stiamo divertendo cosi tanto su questo itinerario che decidiamo di saltare il pranzo e pensarci stasera,un po' come un bimbo quando lo porti a Gardaland,non importa nient'altro,bisogna dare importanza al divertimento ed eccoci qua,a girare con il sorriso stampato e i moschini negli occhi Arrivano le 15 e decidiamo di andare a vedere " l'abbazia di Fontenay" a "Touillon" un paradiso verde dove scendiamo dai cavalli e facciamo 4 passi nella corte dove l'erba sembra tagliata ad ogni ora,non c'e una foglia scomposta,un capolavoro,e per dare un tocco di classe c'e anche un bel ruscello che passa accanto dove qualcuno si siede sulla panchina e legge un libro,direi il posto ideale per trovare la pace in ogni sua forma.
Grazie a questo relax ne approfittiamo per guardare dove fermarci e troviamo un albergo con ristorante nella stessa struttura a circa un ora di strada da qui,prenotiamo e ripartiamo. Arrivati sul posto cerchiamo il titolare dell'albergo e un po' ci vergogniamo per il fatto che per puro caso io e il Teo abbiamo comprato una maglietta dello stesso tipo e dello stesso colore,l'abbiamo presa alla decathlon ignari dell'acquisto dell'altro ed ora non so perchè ne per come ma ce l'abbiamo addosso tutti e 2,sembriamo un motoclub della decathlon,ma tutto cambia quando vediamo il titolare dell'albergo ,un signore sulla settantina che provate a dire??? ha addosso la stessa nostra maglietta dello stesso colore!! "...e se prima eravamo in due a ballare l'halli galli adesso siamo in 3 a ballare l'halli Galli..." ,gli facciamo notare subito la cosa e li scoppia una risata generale!ma io dico quante probabilita ci sono che per caso tre persone si incontrino con la stessa identica maglietta??BBah! Entrati in simpatia quindi con i titolari,chiediamo se possono prestarci uno stendino cosi laviamo gli indumenti e potremo continuare a viaggiare puliti,e dopo una doccia calda si fa 4 passi di numero e si va al ristorante dove ci scateniamo con il cibo e con il vino,tanto la camera è li vicino,possiamo anche esagerare stasera. Il nostro contachilometri di viaggio segna 3300
12 Giugno 2018 - 10 Giorno -
E' arrivato il momento di dormire un oretta in più,bisogna recuperare le ore di sonno,almeno qualcosa,infatti mi sveglio gia meno rinco degli ultimi giorni,per prima cosa controllo se si è asciugato il bucato ed è ancora molto molto umido,pazienza faremo a maniera zingara
Salutiamo i titolari dell'albergo e risaliamo sui nostri mezzi di trasporto che ora hanno la funzione asciugatrice whirpool,con il programma impostato "asciugatura veloce". Partiamo e quello che vediamo in lontananza è poco carino...un cielo grigio scuro che ci fa pensare "Questa volta non ci lascia asciutti",l'ultima pioggia che abbiamo preso sono stati quei 5 minuti davanti al B&b dove non rispondeva nessuno,ma stavolta...è tutta nostra,cio nonostante non mettiamo l'antipioggia per sfidare il tempo.Superiamo il nuvolone che non versa solo qualche goccia e poi con i chilometri si dissolve e diventa sereno. Arriviamo ad "Avallon" dove ci fermiamo per far colazione,e restiamo sorpresi quando su 3 bar non ce n'è uno che abbia anche brioches,quindi andiamo direttamente in pasticceria a prendere le brioches e successivamente al bar a prendere un capuccino....capuccino...brodaglia di caffe e latte,quello è. Torniamo alle nostre asciugatrici mobili e facciamo un giro di abiti,quelli sotto si spostano sopra quelli più asciutti sotto,insomma un programma di asciugatura efficiente deve avere molta manodopera.
Pensavamo di mettere come tappa "Ginevra" in Svizzera,quello si che un parco giochi,ma purtroppo guardando il meteo ci dice che andiamo in contro a piogge e temporali quindi il Teo tira fuori un idea "...e se andiamo a mare?" rispondo con un "Accetttooooo" e cambiamo cosi la nostra destinazione andando verso sud verso la costa azzurra. Passiamo per strade bellissime con delle belle curve e un discreto asfalto privo di buche,un problema appare soltanto....gli autovelox,ne abbiamo presi un paio ma fortunatamente facevano la foto dal davanti quindi potremmo essere salvi dalla multa.
Anche oggi saltiamo il pranzo perchè nessuno dei due ha appetito e voglia di fermarsi,siamo in modalita "parco divertimenti" e va bene cosi,ci fermiamo nel pomeriggio per un break birretta e prenotazione. Abbiamo prenotato in un altro hotel F1 ad "Orange",170 km dal punto in cui ci siamo fermati e ora dopo tante promesse inizia a piovere,quindi tiriamo fuori antipioggia completo,mettiamo nella borsa tutto quello che si stava asciugando e piano piano ci avviciniamo a questo paesino sperduto prendendo ancora qualche autovelox frontale ("se arrivano tutti quelli che ho preso per pagarli devo vendere la moto " cit.Teo) E' tardi e non siamo sicuri che ci sia qualcuno alla reception che ci assegni la stanza,quindi per oggi cena ad Mc Donald's lungo la strada e via subito per evitare casini. Arriviamo all'hotel,mettiamo giu le moto e scopriamo che avevamo ancora un ora di tempo a disposizione,va bene cosi,ce l'abbiamo fatta,tiriamo fuori gli indumenti ancora bagnati da ieri e li mettiamo sparsi in giro per la camera come solo due barboni sanno fare e ci addormentiamo facendo degli accendi -spegni con la luce simulando l'ennesimo autovelox Intanto il nostro contachilometri segna 3860 km.
13 Giugno 2018 - 11 giorno -
Stamattina ci siamo concessi un ora di riposo in più infatti la sveglia suona alle 8....facciamo 8 e 10...anzi 8 e 20....ci alziamo??8 e mezza ok alziamoci! Ricordiamoci che siamo in ferie e non stiamo fuggendo da nessuno. Saccheggiamo il buffet della colazione (iniziavano a guardarci male) e riprendiamo le moto che ci attendono con un velo di lercio dopo la pioggia di ieri e ci dirigiamo verso sud attraverso strade che attraversano prati verdi e qualche paesino antico. Da giorni ormai siamo circondati da questi sfondi,dai francesi,dal caffè che non è un caffè come lo intendiamo noi è una brodaglia,dalle incomprensioni della lingua nelle indicazioni...cosi il Teo propone di cambiare aria e tornare alle vecchie abitudini,la nostra italia,con il buon caffe e la cucina italiana, che ci è mancata finora cosi concordo e si va! Arriviamo vicino ad una tappa di passaggio,ossia "le gole del Verdon" e inizia a piovere,cosi ritiriamo fuori l'amico antipioggia ormai messo in posizione comoda visto gli ultimi giorni,e proseguiamo con cautela attraverso questa magnifica strada che purtroppo la pioggia toglie un po' di qualita di guida e di relax.
Terminata la strada panoramica delle gole o poco prima ecco che termina la pioggia,non possiamo lamentarci ora,ci è andata troppo bene finora tenendo conto di quello che avevamo immaginato,quindi senza far tante storie ci rimettiamo in modalità "sole e strada quasi asciutta" e continuiamo come se non fosse successo niente...(non poteva aspettare mezzora per piovere???no no...niente niente..) Comunque molto bella questa vallata verde con il fiume "Verdon" che la attraversa,nonostante il cielo grigio e la pioggia è stato un panorama spettacolare,da scattare una foto ogni 2 minuti ma molte immagini le ho tenute impresse nella mente altrimenti sarei ancora la a fare l'ultimo scatto. Ci avviciniamo all'autostrada,entriamo al casello e in poco tempo siamo gia al confine italiano,infatti si nota come sempre un traffico esagerato,sembra una giungla,2 scooteristi che mi suonano perchè l'auto che mi precede non mi ha lasciato posto per passare quindi in colonna non riesco ad avanzare e in pochi secondi sbuffando superano me e le auto davanti rischiando un frontale con l'auto nell'altra corsia,pur di arrivare davanti al semaforo ....vaaaaa bene l'importante è essere contenti e io lo sono. Ci fermiamo a ventimiglia dove per prima cosa entriamo in un bar con accanto una pzzeria al taglio e sentite la poesia...."Buonasera,mi può cortesemente fare un caffè corretto grappa e uno lisco?" uuuuuuuuh!!!! da quanto tempo ho atteso questo momento!!Dopo di che ci attacchiamo 2 birre e un trancio di pizza italiana,abbiamo fatto l'en plein in 10 minuti,ora possiamo andare a vedere il nostro mare italiano,che anche se è sempre la stessa acqua ci piace chiamarlo cosi.
Cerchiamo un hotel in zona e mettiamo a riposo le moto nel garage dell'hotel e dopo una doccia rinfrescante andiamo a mangiarci una bella pizza tonda italiana in riva la mare seguita da birra e caffe,siamo tornati alle vecchie abitudini,la quotidianità non te le fa apprezzare,ma basta allontanarsi un attimo per riscoprirle e riapprezzarle. Una passeggiata di ritorno fino all'hotel e ci ributtiamo in branda,ma non riesco a prendere sonno fino alle 3....sarà il traffico?...oppure il cambio di stato?...la pizza?....il caffè,gia... forse sono i caffè...beh ci volevano!
14 Giugno 2018 - 12 Giorno - Il Casello
Ci svegliamo un po' con l'aria da cazzeggiatori,abbiamo visto molti itinerari da seguire ma infine scopriamo che abbiamo entrambi una voglia da soddisfare,fare il bagno e cazzeggiare tutto il giorno e questa è la nostra parola d'ordine,cosi prenderemo l'autostrada per uscire dal casino di Ventimiglia,spostarci più a est,e alla prima spiaggia carina si ferma tutto,si spengono i motori e si da spazio al cazzeggio. Arriviamo al casello di Sanremo ovest,il Teo e circa 100 metri davanti a me,arrivo al casello e trovo la sbarra alzata,aspetto che si chiuda...non si chiude.... premo il bottone rosso per il biglietto..non esce niente....ripremo...niente...schermo nero....ok passo lo stesso.Raggiungo il Teo e gli chiedo se anche lui è riuscito a prendere il biglietto e senza problemi mi dice "si perche?" e ora come risolvo la cosa?beh teoricamente arrivando al casello di uscita basterà comunicare da dove sono entrato e le telecamere lo confermeranno,speriamo. Arriviamo a Celle Ligure,arrivo al casello e per prima cosa premo il tasto "assistenza",mi risponde il centralino
-"qual'e il problema?" -!"non ho il biglietto la sbarra era alzata e non me lo ha dato" -"da dove viene?" -"Sanremo Ovest" -"Come??" -Sanremo ovest!" -"Roma???" -Nooooo,Sanremo Ovest!" -Savona???" insomma dopo vari tentativi non sono riuscito a indicare la mia entrata e visto la coda di automobilisti incazzati che stavo creando sono passato dallo spazio tra la sbarra e il casello e mi fermo li avanti,ci sarà un addetto ai problemi,trovo una porta provo a vedere se è aperta ma è chiusa...dopo 2 secondi arriva un signore incxxxato nero che mi fa la predica perchè....non so perchè forse l'ho disturbato,ma riesco a sbollirlo e dopo qualche diverbio mi dice che non c'e alcun problema basterà andare in un punto blu e si risolverà tutto... e ci voleva taaanntoooo??ripartiamo che gia mi girano,non doveva andare cosi quindi birra! Proseguiamo piu avanti finche troviamo un posto adatto a rilassarci e dopo 10 minuti,è tutto a posto...
Un posto fantastico con poca gente dove passiamo tutto il pomeriggio tra bagnetto e svaccamento al sole,dopo mezza giornata cosi si può andare ovunque,le batterie sono cariche,ma intanto scegliamo la metà di oggi e decidiamo di percorrere la magnifica ss45 e arrivare in un albergo trovato in rete nei pressi di Bobbio. mezz'oretta di strada ed eccola la divertente ss45 che collega Genova con Piacenza,una strada ricca di curve strette in mezzo al verde,l'ho fatta per la prima volta nel 2015 con il Teo quando siamo andati 3 giorni in francia e da allora mi è rimasta in mente.Facciamo una 40 di km quando ad un certo punto in accellerazione sento uno "stoc"! I giri del motore della moto scendono al minimo e da li si capisce che il filo dell'accelleratore e rotto!! Mi viene in mente quando la stessa cosa mi capitava spesso con lo scooter ,non so se avevo un difetto che tagliava il filo ma ogni tanto capitava e vedevo gli amici proseguire con il loro scooter ignari dell'accaduto,e dopo qualche km tornavano a cercarmi e mi trovavano....ed è quello che penso accadrà visto che ho suonato il clacson al Teo ma non mi ha sentito...cosi tranquillamente mi guardo intorno e per culo sono davanti ad un bar!!Credo sia l'unico bar della strada,e penso "birretta?...." beh intanto inizio a smontare la moto e vedere cosa si può fare...lo sportster a differenza di molte altre moto ha 2 fili dell'accelleratore che lavorano in senso opposto per facilitare l'apertura e la chiusura del gas,quindi con uno solo dovrebbe funzionare alla grande,ma per fare questo scambio di fili mi serve una pinza,e al bar non ce l'hanno,ok Birra! Mi dicono che da li a 5 km c'e un benzinaio che ha l'officina quindi può darmi una mano con gli attrezzi,"bene e....come ci arrivo?" Il Teo mi suggerisce di alzare il minimo dal carburatore e avanzare a passo duomo e cosi provo...parto,ma la strada è in salita e tra poco il benzinaio chiude e se chiude non riesco a risolvere il guasto,cosi andante riesco ad estrarre al filo tranciato e lo tiro manualmente hiiiiiiiihaaaaaa! Sembrava di avere in mano le redini e cavalcare un cavallo vero!! Finalmente arrivo al benzinaio e in 20 minuti la moto è nuovamente su strada con un filo solo ma funzionante! Arriviamo a quest'hotel sperduto nel nulla dove neanche i telefoni hanno segnale,ma a noi importa gran poco,parcheggiamo le moto,doccia,cena nel ristorante dell'albergo e brindiamo per aver salvato la situazione in qualche maniera,certo che tra il casello e quest'avventura dell'accelleratore è stata una bella giornata di m.....Buonanotteeee!
15 Giugno -13 Giorno - Il rientro
Ci svegliamo consapevoli che questo è il viaggio che conclude la storia di questi 13 giorni,ma non siamo tristi canticchiamo come sempre,perchè è bella la partenza è bello il viaggio ma anche la voglia di tornare a casa dopo un viaggio cosi ha il suo fascino,facciamo colazione che troviamo gia pronta sul tavolino in sala per noi,4 chiacchiere con i gestori,salutiamo e ripartiamo arriviamo a piacenza e prendiamo l'autostrada,monotona ma scorrevole e in poche ore possiamo dire "SIAMO A CASA".
COME HO I RISOLTO I GUAI?
Sono andato in un centro ricambi nel pomeriggio e ho cambiato tutti e 2 i fili accelleratore al costo di 5 euro,e per quanto riguarda il casello ho girato per punti blu,volevano mandarmi al puntoblu di brescia,non avevo tempo e voglia di prendere ferie per andare a pagare un errore non mio...cosi ho inviato una mail alle autostrade e nel giro di un mese mi è arrivato da pagare a casa solo la tratta percorsa....A volte,basta stare calmi,tutto si risolve e se non si risolve....pazienza
Edited by Debia - 10/8/2018, 20:54 |
|